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L’ Associazione culturale Il Frantoio ha come intento fondante quello di generare e di promuovere valori sociali attraverso l’ organizzazione e la promozione di eventi, in collaborazione con le locali istituzioni, con le quali condivide anche l’ obiettivo di porre il territorio come protagonista nel panorama artistico-culturale italiano. Promozione del territorio, in un percorso nel quotidiano delle terre di Capalbio , in modo da stimolare un minimo di riflessione sulla consapevolezza, l’ identità, lo spirito, la storia e le atmosfere che avvolgono questo lembo di Maremma.

Tali obiettivi vengono realizzati all’ interno delle proprie sale espositive- già definite dalla stampa come luogo cult dell’ arte maremmana di questa estate 2006- e dei locali del Bar Ristorante Il Frantoio, luogo più glamour della Capalbio meta preferita dai noti personaggi del mondo della politica e della cultura.

Il programma della stagione nasce da un progetto che, in epoca di globalizzazione, mira a riconoscere ad ogni cultura, ma anche ad ogni forma artistica, forte peculiarità e anche, e soprattutto, momenti e punti di incontro, di riflessione ed assonanze. Eventi e momenti musicali.

Riflessioni sulle radici e sulla storia di Capalbio. In un centro culturale di tutti, aperto a tutti. Interazione con paesani che raccontano la storia del posto, centro modaiolo che però ha qualcosa da raccontare.

L’ associazione culturale Il Frantoio, quindi, in questa estate 2006 continua la propria attività espositiva facendosi sostenitrice di una iniziativa dal titolo GENIUS LOCI – l’ identità prima del mare. All’ interno di un percorso espositivo multimediale, dialogano fra loro, nel tentativo di tratteggiare un ritratto significativo del territorio, vari artisti come il fotografo Massimo Baccetti, lo scultore Roman Matinek. Il pittore Pietro Corridori, il designer Cristiano Celli, l’ artista multimediale Andrea Bastoni.

Ecco quindi che dalla ricerca del fotografo , che rielabora la moderna tecnica fotografica digitale con quelle pittoriche care agli impressionisti e all’ iper-realista Chuck Close; dalla creatività del designer , già collaboratore di Maurizio Catalan, nasceranno in presa diretta, sotto gli occhi, o magari con la collaborazione, del pubblico che potrà aggirarsi nei diversi atelier artistici, nuovi capolavori difficilmente classificabili in un unico genere quale pittura, scultura o altro.

Così anche il lavoro dello scultore nord europeo, nelle cui opere non c’ è mai un progetto, ma un getto che prende forma via via che la pietra viene colpita.

Ogni opera sarà il percorso delle visioni soggettive di ogni artista, ma riuscirà a misurarsi anche con la grande arte oggettiva: quella, cioè, capace di trasmettere a tutti un’ autentica emozione.

Il percorso nella memoria della realtà maremmana sarà guidato dall’ esponente della video art Andrea Bastogi che, avvalendosi di un video multimediale, darà agli spettatori la chiave di lettura dell’ happening che si terrà a Capalbio presso IL FRANTOIO, durante le sere del 19 e 20 agosto prossimi.

“Genius Loci” non si configura come una esposizione museale statica: il visitatore si troverà a dialogare e interagire con le opere e con gli artisti. E proprio il dialogo continuo, anche tra le diverse forme d’ arte, è la proposta vincente. Ecco quindi che le opere perdono il loro carattere aulico e si trasformano in oggetti, in elementi scenici, quinte teatrali, che definiscono gli ambienti in cui si muovono gli spettatori capalbiesi.

Il fare arte diventa fare artigianato e nel contempo gioco ludico, teatro. In taluni momenti si gioca a soggetto, ma con la consapevolezza intrinseca che tutto è gioco. L’ ironia è una vernice invisibile.

Questo appuntamento, definito anche “Anno Zero”, tenta di aprire un percorso, un cammino, fatto di eventi annuali che contribuiranno alla nascita di quel centro di documentazione e monitoraggio del territorio, che rappresenta il principale obiettivo dell’ associazione culturale Il Frantoio. Quindi documentazione delle risorse, comprese le artistiche, delle tradizioni etnografiche, architettoniche del territorio capalbiese che, per posizione geografica e radici culturali, non è certamente marinaro, ma interno, ed appunto , PRIMA DEL MARE.

Con la scelta coraggiosa si è deciso di portare in superficie taluni aspetti poco noti della Maremma: gli artisti presenti, pur con sensibilità diverse, con mezzi, tempi e scopi differenti, lavorano su aspetti complementari del territorio.

Di  Antonio Casotti

 

 

Capalbio, sempre Capalbio. Capalbio, nella mente di tutti, è sinonimo di caccia, di cinghiale e di buona cucina maremmana. Il carnet, da tempo, si è arricchito di prodotti diversi, come il nome di “Capalbio”: olio, vino, liquori, prodotti della terra garantiti sul mercato denominati “Capalbio”; abbigliamento esclusivo; lavori di artigianato e banca di fiducia; arte, cinema, politica, cultura col nome, inconfondibile e noto ormai ovunque di Capalbio.

Ma c’è anche, più o meno nascosto a chi non sa, ed evidente assai a chi è addetto ai lavori, anche un angolo culturale, non quello a tutti già noto della Capalbio modaiola, ma quello di esaltazione della storia locale, da proiettare nel complesso della cultura in generale, per i capalbiesi e per tutti, preso d’ assalto e adottato dall’ Associazione culturale Il Frantoio, nata da poco, proprio per valorizzare il vero aspetto dell’ animo e dello spirito capalbiese, partendo dalla storia locale che ci circonda, da una diversa valorizzazione del nostro territorio, creando anche momenti di incontro e di riflessione, con l’ obiettivo di interagire e far interagire, addirittura, very important people con i paesani stessi, capaci di raccontare dal vero la storia del posto. Sarà un autentico centro culturale di tutti e per tutti. Almeno questo è l’ intento prefissatosi dalla infaticabile presidente dell’ associazione culturale Il Frantoio, la dottoressa Maria Concetta Monaci.

Punto consolidato come riferimento della realtà capalbiese, coordinando le varie idee iniziali per le diverse valenze esistenti sul territorio.

Anno zero, momento zero, questo 2006, ma vivremo consistenti eventi e ottimi momenti musicali, di pittura, di scultura, di fotografia e di quanto possa arricchire interiormente ogni persona incline alla progressione umana.

C’ è in progetto anche l’ istituzione di un centro di documentazione, di archivio storico, di GENIUS LOCI, per estrarre le nostre radici, che sono molto profonde- dal popolo etrusco in poi- e per esporre il loro genuino valore: qualcuno ha detto e scritto che “Capalbio è molto di più”. Molto di più, molto di meglio di quel che appare.

Vivremo storia della cultura e cultura della storia. La storia capalbiese. Perché c’ è, anche nel suo piccolo. Storia nostra e di tutti da non nascondere.

Prossimo evento il 19 e il 20 agosto, quindi, presso le sale de Il Frantoio sempre allestite e pronte a ricevere cultura per donare civiltà. “nati non foste a viver come bruti “  

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