IN RICORDO DI ARMANDO TROVAJOLI
NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
27 maggio dalle ore 18,30
sale espositive de Il Frantoio, Piazza della Provvidenza- Capalbio si svolgeranno tre
inaugurazione della mostra collettiva
Per Armando Trovajoli (1917-2013)
(Roma nun fa la stupida stasera….)
con omaggio musicale del
Rosario Giuliani Lab Quartet
Rosario Giuliani - sax alto,
Nicola Guida - piano,
Dario Piccioni - contrabbasso,
Francesco Merenda – batteria
consegna di una targa alla moglie Mariapaola Trovajoli
Nel centenario della nascita anche la comunità di Capalbio dedica un tributo ad Armando Trovajoli.
Illustre maestro, uno dei massimi esponenti del panorama musicale del nostro Paese, autore tra l'altro anche di ben oltre trecento colonne sonore per il cinema, nel quale ha collaborato con registi quali De Sica, Lattuada, Steno, Scola, Monicelli, Risi.
Trovajoli aveva subito nel tempo il fascino del delizioso paese Maremmano che volle eleggere a suo nido speciale; da dove, incastonato dalla finestra del suo studio, vedeva il mare e dove trascorse lunghe operose estati.
Capalbio lo ricorda attraverso una mostra che dopo il suo esordio romano presso il Foyer dell’Hotel Art di Via Margutta a Roma, approda negli spazi dell’Associazione Culturale Il Frantoio.
Gli artisti Massimo Campi, Sergio Ceccotti, Silvia Codignola,Paolo Giorgi, Alessandra Giovannoni, Jonathan Janson, Giuseppe Modica, Daniela Pasti, Simone Piccioni, Ruggero Savinio, il fotografo Raniero Botti, e due giovani ospiti Elena Boni, Gianluca Aronni sono stati chiamati a confrontarsi in opere tutte dello stesso formato di 40x40 cm ed ispirarsi attraverso uno dei brani più famosi di Trovajoli Roma nun fa la stupida stasera tratto da una delle commedie musicali più replicate e celebrate Rugantino.
In esposizione anche una tavola originale del fumetto AFRICAPALBIO realizzato da CARLO RISPOLI per un evento benefico sostenuto da Il Frantoio nel 2005, dove, tra i personaggi abituali del luogo, compare anche il maestro Trovajoli al piano.
La serata inaugurale del 27 maggio, durante la quale il sindaco Luigi Bellumori consegnerà una targa ricordo alla moglie Mariapaola Trovajoli, sarà arricchita dall'accompagnamento musicale del famoso Rosario Giuliani Lab Quartet costituito da Rosario Giuliani - sax alto, Nicola Guida – piano, Dario Piccioni – contrabbasso, Francesco Merenda – batteria. Attraverso l'esecuzione dei brani più celebri ci ricorderanno come Armando Trovajoli, pianista e compositore nato nel jazz, formato alla scuola classica, fu capace come pochi ad unire questi due mondi.
La mostra
Dopo il suo esordio romano presso il Foyer dell’Hotel Art di Via Margutta a Roma, approda presso i prestigiosi locali dell’Associazione Culturale Il Frantoio a Capalbio, la mostra che onora la figura del genio, musicale stavolta, del Maestro Armando Trovajoli nel centenario della sua nascita.
Fortemente voluta da Maria Concetta Monaci che del Frantoio è il nume tutelare, questa prestigiosa quanto singolare collettiva si articolerà nelle sale che dettero al critico Philippe Daverio, l’intuizione di uno spazio espositivo nel quale si riverberassero le vibrazioni e la malia del luogo, di quel Capalbio, percepito oggi anche come ineludibile luogo di cultura e che proprio nell’attività espositiva del Frantoio, riscontra da anni, le mostre di molti artisti tra i più interessanti del panorama internazionale. Ed anche il Maestro Trovajoli subì nel tempo, il fascino del delizioso paese Maremmano che volle eleggere a suo nido speciale, da dove, incastonato dalla finestra del suo studio, vedeva il mare e dove trascorse lunghe operose estati della sua vita. Da qui, il desiderio, il fervore di Maria Concetta Monaci, di onorarlo da par suo, ospitando presso la sua Associazione Culturale, la mostra a lui dedicata. Il pretesto offerto agli artisti invitati, è stato un mancorrente cui sostenersi attraverso quel celeberrimo brano evocante Roma appunto, la città nella quale Armando Trovajoli era nato e alla quale le sue note hanno attribuito una sorta d’inno, conosciuto ormai in ogni angolo del mondo: Roma nun fa la stupida stasera…. Tratta da quel Rugantino continuamente replicato e celebrato, questa è una delle molte Commedie musicali che recano la firma di Trovajoli nello spartito, che è stato autore anche di ben oltre trecento colonne sonore per il cinema di registi come De Sica, Lattuada, Steno, Scola, Monicelli, Risi, quella canzone è divenuta una sorta di riferimento per i 10 pittori invitati, il fotografo, e i due giovanissimi ospiti tra diplomati e diplomandi da un Liceo Artistico, come dall’Accademia di Belle Arti di Via di Ripetta. E’ divenuta una sorta di guida ideale per l’indagine, la scoperta, la ricognizione del proprio lavoro intorno ad un tema come quello del paesaggio urbano in una città compressa tra passato incombente, modernità e contemporaneità, come è appunto oggi, la capitale.
Gli artisti, invitati ciascuno a dipingere un’ opera del formato di cm. 40x40, sono tutti tra i più noti ed interessanti tra quanti operano sui versanti e le possibilità della pittura figurativa, d’immagine, tra ragione ed emozione e nel recupero della difficoltà, testimonianza questa del rapporto inderogabile dell’artista, delle sue mani, con il mestiere, con quella trama di rapporti segreti e sotterranei con la storia, il passato, il suo presente, la Bellezza. Alimento lei, ormai insostituibile, in quella idea di progresso che consideri questo, come nient’altro che la “replica secolarizzata del paradiso perduto ” e non il disarcionatore frenetico, armato solo di un contemporaneismo effimero e velleitario.
I PITTORI
Massimo Campi è nato a Roma dove vive e lavora, nel 1952. Vi espone nel 1987 con una mostra personale presso la Galleria Incontro d’Arte; è invitato in Corea del Sud al Deagu Cultural Arts Center nel 2003; presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Ciampino nel 2004; a Palermo, Elle Arte Gallery nel 2005; al Museo Civico Anticoli Corrado nel 2006. Nel 2011 è invitato ad esporre presso la fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, mostra che proseguirà per la città di Hangzhou, in Cina.
Sergio Ceccotti, è nato a Roma nel 1935 ed è stato allievo di Oskar Kokoschka a Salisburgo nel 1956. Oltre a numerose mostre personali in Italia, Francia e Belgio, espone alla Galleria d’Arte Contemporanea ad Arezzo nel1987, è invitato a due edizioni della Quadriennale 1986 e 1999, al Konstmuseum di Uppsala nel 1993. Partecipa nella sezione Lazio alla 54° Biennale d’Arte di Venezia nel 2011. Espone presso il Casino dei Principi di Villa Torlonia a Roma nel 2014, come presso l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires nel 2015.
Silvia Codignola è nata ad Ivrea e fin dal 1996 espone in importanti gallerie di tendenza come Il Polittico di Roma nel 2000. Sono suoi i cartoni per il mosaico della fontana di Piazza San Cosimato sempre a Roma, dove è invitata alla sezione Lazio della Biennale di Venezia del 2011. Realizza per Francesco de Gregori la copertina del suo ultimo disco mentre, a cura di Lea Mattarella, è in programma nel giugno di questo 2017, una sua mostra presso il romano Museo Bilotti.
Paolo Giorgi, nato a Grosseto nel 1940 deve a Roma, dove vive, la mostra che lo pone da subito all’attenzione della critica più provveduta con un ciclo di dipinti di grandi dimensioni su La montagna incantata di Thomas Mann nel 1984. Invitato a tre edizioni della Quadriennale, 1988, 1989, 2005, è invitato alla 54° Biennale d’Arte Internazionale di Venezia, presso le Corderie dell’Arsenale nel 2011, nello stesso anno espone in una mostra personale, ordinata presso la sede del Credit Suisse a Roma.
Alessandra Giovannoni, nata a Roma nel 1954, è tra le più rappresentative artiste della sua generazione. Invitata alla Quadriennale del 2005, la Biennale d’Arte Sacra a Teramo, mostra personale al Museo Bilotti di Roma, al Premio Michetti che vince ex equo nel 2008, espone presso la Farnesina sull’Arte Italiana del XXI Secolo. E’ invitata alla 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia alle Corderie dell’Arsenale nel 2011 e nello stesso anno espone presso la Camera dei Deputati per il 150° dell’Unità d’Italia.
Jonathan Janson, nasce nel 1950 a South River N.Y., USA. Oggi vive a Roma. Dalla sua prima mostra personale nel 1984, alle ultime presso la Galleria Forni di Bologna e nel 2012 presso la Galleria dell’Incisione a Brescia, più di 50 saranno le collettive cui partecipa.. Si dedica alla ricerca delle tecniche pittoriche usate dai maestri antichi cercando di riutilizzarne i loro metodi. L’ultima personale negli USA a Seattle nel 2009. Una sua opera è nella collezione del Metropolitan Museum of Art di New York.
Giuseppe Modica è nato a Mazara del Vallo nel 1953, vive e lavora a Roma. Autore metafisicamente nuovo, storicizzato da Maurizio Fagiolo e studiato da critici come Claudio Strinati, Guido Giuffrè, Vittorio Sgarbi, letterati come: Sciascia, Giorgio Soavi e Massimo Onofri, è invitato alla Biennale del Cairo nel 1999. Retrospettive della sua opera sono ordinate presso Il Vittoriano nel 2004 e a Palazzo Venezia sempre a Roma nel 2008. E’ presente alla 54° Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, presso le Corderie dell’Arsenale nel 2011.
Daniela Pasti è nata a Bologna ed è stata a lungo inviata speciale per il settore Cultura del quotidiano la Repubblica, dedicandosi contemporaneamente alla pittura, pratica che sfocia in una mostra ordinata presso il romano Castel Sant’Angelo nel 2010, presentata in catalogo da Claudio Strinati. Nel 2015 espone presso l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, con uno scritto introduttivo di Corrado Augias. Partecipa a importanti collettive come quella dedicata al bicentenario di Giuseppe Verdi tra Roma e Miami (USA).
Simone Piccioni nasce a Roma nel 1971 dove si diploma al V° Liceo Artistico per approdare dopo varie esperienze espositive, alla mostra del 2009 presso la Galleria il Polittico a Roma replicata poi nel 2012. Invitato a numerose collettive a Berlino, Berna, Catania, come a Milano presso il PAC, è invitato nel 2007 al Premio Michetti. Nel 2015 il suo lavoro è esposto in una mostra personale presso la romana Biblioteca Angelica e nello stesso anno è tra gli invitati a Palazzo Frascione di Salerno per la mostra Iconica.
Ruggero Savinio è nato a Roma nel 1935, figlio di Alberto Savinio e nipote di Giorgio de Chirico, è premio Guggenheim nel 1986. Nel 1995 e nel 1998 è invitato con una sala personale alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia. Personali nel 2001 presso il Castello Sforzesco a Milano e, a cura della Camera dei Deputati, presso la Sala del Cenacolo. Una sua mostra antologica è ordinata presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 2012, e nel 2013 ad Ascoli Piceno nel Forte Malatestiano.
IL FOTOGRAFO
Raniero Botti, architetto assai apprezzato per la sua arditezza del concept nella progettazione delle varie hotellerie che sono ormai la sua alta distinzione professionale, nasce a Roma nel 1960. La sua costante tensione nella ricerca di nuove soluzioni contemporanee non è disgiunta dall’indagine serrata sulla fotografia, i cui risultati ,esposti in mostre personali e nelle numerose collettive, superano un luogo comune che vorrebbe quell’ agito meccanico, capace di mostrare il reale solo per quel che è.
IO GIOVANI OSPITI
Elena Boni è nata a Roma il 14 ottobre del 1995, dove si diploma presso il Liceo Classico Ugo Foscolo per iscriversi in seguito al corso di pittura presso l’Accademia di belle Arti che ancora continua a frequentare. Nel 2016 inizia ad esporre il suo lavoro ed è invitata ad una collettiva a tema, presso la Galleria della romana Biblioteca Angelica.
Gianluca Aronni nasce a Roma nel 1987, dove si diploma presso il Liceo Artistico Giorgio de Chirico, da subito è attratto dall’anacronismo pittorico che persegue con costanza esponendo il suo lavoro tra gallerie private ed istituzioni pubbliche. E’ invitato a partecipare a diverse collettive a tema, ordinate da Roberto Maria Siena, Carla Mazzoni e Pierluigi Berto.
Per Armando Trovajoli (1917-2013)
Roma nun fa la stupida stasera………….
Capalbio (GR)
Associazione Culturale Il Frantoio
Inaugurazione 27 maggio 2017