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Looking back towards the present

 

Carla Accardi, Domenico Bianchi, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, Bruno Ceccobelli, Felice Levini, H. H. Lim, Jannis Kounellis, Fabio Mauri, Maurizio Mochetti, Nunzio, Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Vettor Pisani, Marco Tirelli.

 

Featuring

Elisabetta Catalano

 

a cura di

Davide Sarchioni

 

2 giugno - 6 agosto 2012

 

Inaugurazione Sabato 2 giugno, ore 18.30

Galleria Il Frantoio, Capalbio (GR)

 

 

In occasione del decennale dell'apertura dello spazio/galleria Il Frantoio di Capalbio diretto da Maria Concetta Monaci, luogo poliedrico di incontro e di confronto deputato alle arti e punto di riferimento della vita culturale, si inaugura la mostra Looking back towards the present, un progetto esclusivo concepito come breve excursus sull'arte Italiana a Roma degli ultimi trent'anni per celebrare alcune delle sue figure preminenti e ancora oggi presenti sulla scena artistica attuale - legate in modi differenti a Capalbio, anche per la partecipazione ai passati eventi espositivi, altre invece considerate come assolute novità rispetto al luogo- raccontate attraverso una selezione di opere e l'occhio partecipe e interessato dell'obiettivo fotografico di Elisabetta Catalano.

Looking back towards the present (Guardando indietro verso il presente), che potrebbe essere anche il titolo emblematico di una pellicola cinematografica, vuole proporre uno sguardo fugace e inedito, un ritornare veloce al passato recente per riscoprire il valore e il significato del presente, l'incisività e la forza di figure importanti che hanno segnato un percorso e che continuano ancora immancabilmente a lasciare tracce indelebili travalicando le epoche e i decenni, presenze tutt'ora imprescindibili per la vita culturale e  artistica di oggi.

La mostra offre così l'opportunità di tracciare liberamente un percorso ideale suggerito dalla propria, soggettiva sensibilità, in cui le foto di Catalano, fra diversi ritratti e scatti che documentano il lavoro degli artisti coinvolti, si associano alle opere in mostra costruendo gradualmente un tipo di narrazione che non segue necessariamente un filo cronologico ma che si svolge come un dialogo intimo e familiare teso a riscoprire le possibilità di relazione fra la situazione attuale e quello che è stato, per rintracciarne i legami e le connessioni.

 

La foto di Catalano diventa il veicolo privilegiato per intraprendere questo viaggio in cui , documentando l'artista o la sua opera, essa si riflette per emanazione nell'opera in mostra e la stessa risulta così contestualizzata.  Ma al di là di un intento meramente didascalico, non sempre ad ogni fotografia corrisponde un 'opera in mostra così come ogni opera non sempre si associa ad una foto. Questo per offrire ulteriori visioni e percorsi trasversali di lettura attraverso un sistema di echi e di rimandi in continuo e reciproco scambio, per poter scorgere a proprio piacimento nuove storie.

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