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Lighting

Giuseppe Capitano, Orsina Sforza, Antonella Zazzera

 

Nell'ambito della mostra MAPPING. Ridisegnare luoghi Uomo-Natura-Habitat

a cura di Davide Sarchioni

15 -25 giugno 2013

 

Inaugurazione sabato 15 giugno-ore 18.30

 

L'Associazione Culturale IL FRANTOIO - Capalbio di Maria Concetta Monaci è lieta di presentare Lighting, un progetto all'interno della mostra MAPPING. Ridisegnare luoghi. Uomo | Natura | Habitat , che vuole mettere in relazione le ricerche artistiche di Giuseppe Capitano, Orsina Sforza e Antonella Zazzera attraverso uno sguardo trasversale.

 

Si tratta di tre artisti dai linguaggi e percorsi differenti le cui opere presentate in questo progetto, pur realizzate con materiali diversi e inusuali e utilizzando varie tecniche, sono messe a confronto poiché accomunate da specifiche modalità di interazione con luce, sia naturale, sia artificiale.

Quello di Capitano è un lavoro assai complesso che mette in evidenza una sensibilità estremamente poetica, affondando le proprie radici in un mondo arcaico e mitologico che oscilla costantemente in un tempo passato e presente, fra la bidimensionalità dei dipinti o la spazialità e l'impalpabile fisicità dei suoi lavori plastici. Nei lavori in mostra utilizza la canapa come rivestimento o pelle, involucri di creazioni misteriose la cui valenza cromatica e oggettuale è differentemente attivata e plasmata dalle incidenze della luce.

Il fermento creativo di Orsina Sforza, invece, mosso da una peculiare curiosità e da un senso di stupore verso la quotidianità, approfondisce le potenzialità estetiche e poetiche di oggetti di uso comune, di suppellettili insignificanti o visioni e dettagli apparentemente banali che subiscono inaspettate trasformazioni, rivelandosi in opere pittoriche o plastiche inizialmente

indecifrabili. I suoi oggetti luminosi, in bilico fra lampade e sculture, si svelano attraverso la luce artificiale in tutta la loro interessantissima complessità formale, data dal meticoloso assemblaggio di elementi e materiali impensabili in forme inusitate.

Ottenuti attraverso una lenta e paziente operazione di maniacale tessitura, i lavori in fili di rame di Antonella Zazzera sono concepiti come forme poetiche che si materializzano e si generano dalla luce. Essi esprimono un'indagine intensa delle forme primigenie della natura, delle sue nascoste armonie, a partire dallo studio della linea-luce-colore e avvalendosi e alimentandosi della vibrazione luminosa che, nelle sue molteplici modulazioni cromatiche che variano al variare dell'andamento delle complesse textures, genera movimento e spazio.

  

Si ringrazia:

La Regione Toscana

La Provincia di Grosseto

Il Comune di Capalbio

MIC Maremma in Contemporanea

Banca di Saturnia e Costa d'Argento, Credito Cooperativo

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