Il Tempio del Cerchio
opera di Samantha Passaniti
Artista: Samantha Passaniti
Titolo opera: Il Tempio del Cerchio
Anno: 2021
Tecnica: tecnica mista, elementi naturali, tempera naturale.
Dimensioni: 15x47,7 metri
Cantina: Il Cerchio
opera site-specific
Photo: Dimitri Angelini
L'installazione si presenta come una serie di 21 colonne realizzate con materiali naturali e di recupero, conficcate nel terreno a 2,27 m di distanza l'una dall'altra a formare un grande cerchio intorno ad un cumulo di terra e cenere preesistente. L'idea di creare questa sorta di tempio minimal è nata dopo la visita del Tempio di San Michele Arcangelo (o tempietto), di Perugia. Si tratta di una delle più antiche chiese di Perugia, risale probabilmente al V sec. d.C., ma è stato edificato sui resti di un preesistente tempio romano, a sua volta costruito su un luogo sacro agli Etruschi. La costruzione a pianta centrale si sviluppa su due aree concentriche, al centro delle quali è posto un altare. Subito dal primo sopralluogo fatto nell'azienda biologica il cerchio di Caplbio sono rimasta colpita dalla forte energia che si respirava nell'area pianeggiante contornata da colline, vigneti ed uliveti dove avrei dovuto
realizzare il lavoro, la stessa energia che si sente quando si entra in un luogo di culto importante. Da qui l'analogia con la mia visita fatta il giorno prima al tempio di Perugia e la possibilità di avere a disposizione tutta una serie di materiali che potevano in qualche modo servirmi a rievocare alla mia maniera il colonnato a pianta circolare, che richiama per pura coincidenza il nome stesso della cantina che ospita il mio lavoro che si chiama appunto “il cerchio”. Come in tutta la mia ricerca, anche questo lavoro è legato ad una forte simbologia di tipo antropologico e spirituale che si riferisce ai significati profondi delle simbologie delle varie culture che si sono susseguite nella storia dell'uomo a partire dalla preistoria fino a nostri giorni e che si esplicano attraverso materie, materiali e forme geometriche semplici diventando veri e propri archetipi. Oltre all'analogia con il tempio dedicato all'arcangelo Gabriele, l'installazione da un punto di vista estetico rimanda agli archetipi del sacro e in particolar modo al sito archeologico di Stonehenge basato su un sistema di “geometria sacra”. L’henge monumentt sarebbe un vero e proprio “Modello dell’universo”, eretto per celebrare le nozze sacre tra il Cielo e la Terra. Secondo alcune antiche credenze, da tale sacra unione si formerebbero potenti energie che sarebbero in grado di portare forza e fecondità in tutto il mondo, stesso concetto e finalità che si ritrovano nei tempi
etruschi, romani e poi nelle cattedrali cristiane. La mia installazione vuole quindi attraverso l'impatto visivo e la simbologia dei materiali utilizzati, riportare ad una riflessione su queste tematiche che ci appartengono e che si susseguono con variazioni estetiche in tutto l'arco temporale dell'esistenza dell'uomo. Il tempio del cerchio porta in sé tutti questi significati ma si esplica
attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea e le metodologie tecniche della mia ricerca incentrate sul recupero e la sperimentazione dei materiali naturali.