Cavalieri
opera di Vincenzo Pennacchi
Artista: Vincenzo Pennacchi
Titolo opera: Cavalieri
Anno: 2003-2020
Tecnica: Oggetti assemblati e pittura
Dimensioni: variabile
Cantina: Tenuta Montauto
Photo: Dimitri Angelini
Per la tenuta di Montauto, l'artista Vincenzo Pennacchi ha concepito un'installazione composta da due grandi sculture che rappresentano valorosi cavalieri immaginari, parte di un progetto realizzato dal 2003 al 2005, ora collocati a "difesa" del paesaggio circostante, coinvolgendo lo spettatore in un mondo fiabesco e sognante, come un viaggio a ritroso nel tempo. L'artista si è divertito ad assemblare liberamente e con grande creatività vari oggetti in disuso per dar luogo a composizioni realizzate tra scultura e pittura che si rifanno ad eleganti figure di cavalieri dall'alta qualità interiore e morale e costituiscono il punto di incontro tra passato e presente, tra i mitici combattenti di un tempo e gli eroi dei nostri giorni. I "reperti" utilizzati da Pennacchi per queste opere rimangono integri, riconoscibili in tutta la loro cruda verità, ma sono attraversati dal gesto pittorico e dalla materia cromatica che conferiscono ad essi un peso e un'identità culturale.
La ricerca di Vincenzo Pennacchi si definisce prevalentemente attraverso gesto e materia con cui, attraverso il colore e l'azione pittorica, si appropria di materiali, luoghi e situazioni per raccontare una nuove storie nate dal riutilizzo di ritrovamenti casuali e di oggetti, pezzi di artigianato e industria pesante che egli assembla e rimescola insieme con straripante creatività per dar luogo a forme e contenuti nel modo più istintivo possibile, vero, sincero, senza orpelli e filtri ulteriori, Essi richiamano immagini e metafore che dalla propria interiorità si inseriscono in un dialogo con il mondo e la visione creativa. La ricerca di Pennacchi spazia dalla pittura su tessuti e "stracci" a quella su oggetti, fino a realizzare grandi sculture e installazioni "ibride" in cui pittura, volume e forma si connettono in un unico lavoro inscindibile, frutto di instricabili grovigli ispirativi. I suoi lavori procedono per ampi e variegati cicli di ricerca e progetti site-specific, tra i quali "Lavatoio spirituale", "Presenze/Inside_me/Igloo", "La carne e lo spirito", "Domus", etc. Fra i grandi progetti e mostre personali si ricordano quelli al Museo di Palazzo Collicola a Spoleto (2013-2015) e le numerose personali alla galleria Romberg Arte Contemporanea di Latina, fra le quali la mostra "Viti parallele" del 2020. Una sua installazione permanente "Lavatoio spirituale / Ri(e)voluzione" si trova al MAAM di Roma.